Vigilio Fortunato Prati

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Vigilio Fortunato Prati (Cles, 1671 – post 1738[1]) è stato un intagliatore italiano. Artista locale attivo principalmente in Val di Non, fu allievo di Pietro Strobl junior e padre di Sisinio Alessandro (1702-1761), anch'egli intagliatore.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cominciò la sua attività di intagliatore presso la bottega di Pietro Strobl junior. Le due famiglie avevano rapporti stretti, infatti il padre di Vigilio, Antonio, fu padrino di Giacomo Strobl junior.[2] Nel 1713, anno in cui morì l'intagliatore, aprì una bottega a Cles, ottenendo svariate committenze in Val di Non e Val di Sole.[3] Negli anni '30 cominciò ad eseguire opere dipinte ad imitazione del marmo, una tendenza che si stava diffondendo nelle vallate montane. Due esempi di questa nuova tendenza sono l'altare del Rosario presso la Chiesa di Sant'Agostino a Celentino (1731) e l'altare di Santa Caterina presso la Basilica dei Santi Martiri a Sanzeno (1738), quest'ultimo ispirato agli altari marmorei di Teodoro Benedetti.[4]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Vigilio Fortunato Prati, Altare di Sant'Andrea (Casez)

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vanessa de Bertoldi (a cura di), Vigilio Fortunato Prati. Scultore barocco, Lavis (TN), Comune di Cles. CAMIC (Collana Monografica Artisti Intellettuali Clesiani), 2023.
  • Guido Giacomuzzi & Claudio Strocchi, "Vigilio Fortunato Prati", in: Scultura in Trentino. Il Seicento e il Settecento. Volume secondo, a cura di A. Bacchi & L. Giacomelli, Trento, Provincia Autonoma di Trento. Servizio Beni Culturali, 2003 (pp. 269-277).
  • Gabriele Lorenzoni, Giacomo Strobl junior, intagliatore (1675-1749), tesi di laurea Università degli Studi di Trento. Scienze dei Beni Culturali, 2007.
  • Simone Weber, Le chiese della Val di Non nella storia e nell'arte. Volume III: i Decanati di Taio, Denno e Mezzolombardo, Mori (TN), La Grafica Anastatica, 1992 (1938).
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