Cartier

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Cartier
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Negozio Cartier a Manhattan
StatoBandiera della Francia Francia
Fondazione1847 a Parigi
Fondata daLouis-François Cartier
Sede principaleParigi
GruppoGruppo Richemont
Persone chiaveCyrille Vigneron, AD
SettoreGioielleria
Fatturato$ 6.1 miliardi[1] (2016)
Sito webwww.cartier.com/it-it/

Cartier International SNC, o semplicemente Cartier, è un noto produttore francese di gioielli e orologi, una ramificazione del gruppo svizzero Richemont SA.
La Maison è nota per i numerosi pezzi in catalogo, tra i quali anche il famoso "Bestiary", una spilla a forma di pantera creata nel 1940 per Wallis Simpson e, inoltre, per il suo primo orologio da polso, creato nel 1904 per l'aviatore Santos-Dumont, ovvero il "Santos".

Cartier è considerato uno dei produttori di gioielli più prestigiosi al mondo. Nel 2019 Forbes ha classificato Cartier come il 5° marchio più prezioso al mondo. Cartier ha una lunga storia di vendite ai reali. Il re Edoardo VII di Gran Bretagna si riferiva a Cartier come "il gioielliere dei re". Per la sua incoronazione nel 1902, Edoardo VII ordinò 27 diademi ed emise un mandato reale a Cartier nel 1904. Presto seguirono mandati simili dai tribunali di Spagna, Portogallo, Russia e Casa d'Orleans.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo smeraldo Mackay nella collana di diamanti disegnata da Cartier nel 1931.

La fondazione[modifica | modifica wikitesto]

Cartier è stata fondata a Parigi nel 1847 da Louis Cartier. Diventa particolarmente famosa nel 1856, quando la principessa Matilde, nipote di Napoleone I e cugina dell'imperatore Napoleone III compie i suoi primi acquisti da Cartier. Nel 1859 l'imperatrice Eugenia diventa cliente della boutique e inizia quella tradizione di re, regine e imperatori che caratterizzerà tutta la storia della Maison.[2]

Nel 1874, il figlio Alfred Cartier prende le redini dell'azienda, ed i suoi figli Louis, Pierre e Jacques, diventeranno a loro volta responsabili dopo di lui.

Nel 1899 apre la boutique al numero 3 di rue de la Paix, ancora oggi esistente. Sarà Louis, il responsabile della sede parigina, a introdurre alcune celebrate innovazioni del design, come i "mystery clocks",[3] (un tipo di orologi con quadrante trasparente ma meccanismo nascosto),[4] ma anche orologi da polso di alta gioielleria.

Nel 1902 Cartier apre una boutique al 4 di New Burlington Street a Londra. L'apertura coincide con l'incoronazione del re Edoardo VII, che nel 1904 definisce Cartier "il gioielliere dei re e il re dei gioiellieri"[5] e nomina la maison suo fornitore ufficiale,[6][7] come faranno altre corti europee tra cui Italia, Grecia, Portogallo e Spagna.[8]

Il primo orologio da polso: il Santos[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1904 Louis Cartier realizza uno dei primi esemplari di orologi da polso per l'aviatore Alberto Santos-Dumont. Questo celebre orologio darà il via alla collezione chiamata, appunto, Santos, risalente al 1911. Al modello per Santos Dumont ne seguono altri, sempre con cassa di forma, come il Tonneau (del 1906)[9] e il Tortue (risalente al 1912)[10], quest'ultimo declinato anche con complicazione cronografica monopulsante nel 1928, ciclicamente riproposta in diverse reinterpretazioni da parte dell'azienda, l'ultima delle quali datata 2024[11] e dotata di movimento di manifattura Cartier 1928 MC.

Pierre Cartier fonda nel 1909 a New York la filiale più famosa e nel 1917 trasloca nel famosissimo palazzo sulla 5ª strada. La piazza antistante è stata poi chiamata "Place Cartier" in onore della maison.

L'epopea del Cartier Tank[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1917 viene lanciato da Louis Cartier il primo orologio Tank[12] (versione attualmente chiamata Tank Normale[13]), così chiamato per le forme che si rifanno ai carri armati che, per la prima volta, facevano la loro apparizione nel primo conflitto mondiale. Uno dei carri armati che ispirò Cartier fu il Renault FT. Questi orologi furono talmente apprezzati che i loro eredi vengono commerciali tutt'oggi. Nel 1921 viene presentato il Tank Cintrée[14](la prima variante del Tank originario, dotato di cassa curvex), nel 1922 il Tank Chinoise e il Tank Louis Cartier (che rispetto al Normale presenta gli angoli smussati), nel 1926 il Tank Savonette (con sportellino in oro a copertura del quadrante), nel 1928 il Tank a Guichet (l'unico privo di lancette, ma con ore saltanti) nel 1929 il Tank Obus (l'unico quadrato). Sempre degli anni Venti è anche il Tank Allongee. Invece è del 1932 il Tank Basculante (dotato di cassa ribaltabile secondo uno schema differente rispetto a quanto concepito, più o meno in contemporanea, da Jaeger-LeCoultre con il Reverso). Nel 1936 è il turno del Tank Asymétrique[15], nel 1977 il Tank Must[16] (il primo a montare un calibro al quarzo), nel 1989 il Tank Americaine, nel 1996 il Tank Française, nel 2012 il Tank Anglaise[17] e il Tank Folle.

Cartier Tank Française automatico, modello risalente a metà anni 2000.

I successi dello stile Art Déco[modifica | modifica wikitesto]

Altro orologio peculiare di casa Cartier, risalente ai primi anni Venti del Novecento, è il Cloche, contraddistinto per avere il movimento ruotato di 90 gradi ed avere la forma di una piccola pendola orizzontale da tavolo[18].

Nel 1932 il pascià marocchino Thami El Glaoui chiese espressamente alla Maison francese la realizzazione di un orologio esclusivo. Molti anni dopo la realizzazione di questo pezzo unico l'orologio verrà proposto stabilmente a catalogo anche grazie alla matita di Gérald Genta, e ben presto si affermò presso il pubblico come Cartier Pasha (circa metà anni Ottanta).

Anni Sessanta e Settanta[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte di Jacques e Luis, avvenuta quasi simultaneamente, il fratello Pierre Cartier prese la direzione di Cartier Parigi fino alla sua morte nel 1965. Dopo alcuni passaggi generazionali, nel 1972 (anno di presentazione del Pebble, così chiamato perché la sua forma ricorda quella di un sasso piatto) l'azienda trovò i suoi acquirenti, ovvero un gruppo di investitori guidati da Joseph Kanoui; il presidente della compagnia diventò Robert Hocq, il creatore dei gioielli Les Must de Cartier (che dal 1977 divenne anche un orologio: il Tank Must, con uno stile più vicino a un pubblico giovane, per la prima volta con un movimento al quarzo, e con cassa in vermeil anziché in oro, cosicché potesse essere economicamente più abbordabile)[19]. Il grande successo degli orologi di Cartier stimola la creatività dei designer che arrivano, nel 1967, a realizzare il primo Cartier Crash[20], la cui cassa è deformata come se avesse subito un impatto violento. Nel 1978 l'estetica del celebre Santos viene rivista, ammorbidita, la corona privata della classica pietra cabochon e l'estetica rivista con un bracciale in acciaio. Anche questa versione, tutt'oggi in commercio a seguito di vari restyling, ha ottenuto un enorme successo commerciale.

Gli anni Ottanta[modifica | modifica wikitesto]

Cartier Santos Octagon automatico, fine anni '80

Nei primi anni Ottanta la linea Santos viene integrata con il Santos Octagon, un orologio che, pur mantenendo i consueti stilemi Cartier, si avvicina alle linee degli orologi sportivi di Gérald Genta quali l'Audemars Piguet Royal Oak e il Patek Philippe Nautilus, due tra i primi orologi eleganti in acciaio. Verso la fine di questo decennio la linea del Santos viene nuovamente rivista e ammorbidita: nasce così il Santos Galbée.

Cartier Santos Galbée al quarzo, ref. 1564
Cartier Santos, acciaio/oro del 1988

Nel 1983, in collaborazione con la Parigi-Dakhar, Cartier realizza un modello di orologio chiamato Cheich, il cui quadrante replica un copricapo berbero (che era anche il logo della famosa corsa motoristica). Ne sono stati realizzati solamente quattro esemplari[21].

Nel 1984 viene creata la "Fondation Cartier pour l'Art contemporain", ancora oggi sede di mostre ed esibizioni innovative ed interessanti. A fianco del Pasha solotempo sono state proposte numerose complicazioni come il crongrafo, le fasi lunari e il calendario perpetuo.

Nel 1989 viene presentato il Tank Americaine, che va a sostituire il vecchio Tank Cintrée, attualizzandone l'estetica. Nel 2017 viene proposto per la prima volta un Tank Americaine in acciaio[22].

Anni Novanta, Duemila e attualità[modifica | modifica wikitesto]

Perrin ha fondato un comitato internazionale nel 1991, Comité International de la Haute Horlogerie, per organizzare il suo primo salone, tenutosi il 15 aprile 1991. Questo è diventato un punto di incontro annuale a Ginevra per i professionisti del settore. L'anno successivo, la seconda mostra de "L'Art de Cartier" si è tenuta al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo. Nel 1993, il "Vendôme Luxury Group" è stato formato come società ombrello per unire Cartier, Dunhill, Montblanc, Piaget, Baume & Mercier, Karl Lagerfeld, Chloé, Sulka, Hachette e Seeger. Negli anni Novanta è stato presentato il Tank Basculante[23], con un meccanismo di rotazione della cassa differente rispetto al Reverso di Jaeger-LeCoultre. In questi anni viene rinnovato anche il ricercato Tortue Monopoussoir, il primo cronografo monopulsante dell'azienda.

Nel 1994, la Fondazione Cartier si trasferì sulla Rive Gauche e aprì la sede in un edificio progettato per essa da Jean Nouvel. L'anno successivo si tenne in Asia un'importante mostra della collezione di antiquariato Cartier. Nel 1996, la Fondazione Lausanne Hermitage in Svizzera ha esposto "Splendours of the Jewellery", presentando centocinquant'anni di prodotti di Cartier. Lo stesso anno viene presentata la prima generazione del Tank Française, aggiornata esteticamente nel 2023[24].

Negli anni 2000 le forme degli orologi Cartier vengono reinterpretate con il modello Roadster (del 2002, una rivisitazione del sorta di via di mezzo estetica tra il Santos e i Tank) e con il Ballon Bleu[25] (2007, tuttora a catalogo), quest'ultimo con cassa rotonda. Nel 2004, per celebrare i 100 anni del primo Santos, viene presentato il Santos 100, subito riconoscibile per le dimensioni maggiorate e destinate a un pubblico prettamente maschile[26].

In linea con un gusto estetico più sportivo, viene lanciato sul mercato il nuovo modello Calibre, un segnatempo rotondo da 38 o 42 millimetri di diametro ed offerto anche in una variante cronografica (del 2012) e una diver (nato nel 2013), impermeabile a 300 metri di profondità. Il Calibre solotempo, inoltre, è stato il primo orologio di produzione di massa ad aver incassato un movimento a carica automatica di manifattura, chiamato Cartier 1904 MC (movimento che in seguito ha trovato alloggiamento anche nel Tank MC[27]). Altro modello sportivo è il Cruise (o Croisiere in francese), dalla cassa tonda, con una ghiera girevole e un'impermeabilità pari a 100 metri[28].

Cartier Santos Dumont al quarzo ref. 4240

Nel 2012, Cartier era di proprietà, tramite Richemont, della famiglia sudafricana Rupert e di Elle Pagels, una nipote di 24 anni di Pierre Cartier. Sempre nel 2012 viene realizzato il Tank Folle, un Tank ricoperto di diamanti e realizzato secondo uno stile che sembra uscito dalla matita di Salvator Dalì, con forme quasi fluide.

Un altro orologio Cartier degno di nota è il Clè[29], così chiamato in quanto dotato di una caratteristica corona di carica "a chiave" (clè, appunto, in francese) da ruotare se si vuole regolare l'ora[30].

È del 2016 l'orologio Cartier Drive, con cassa a cuscino dalle dimensioni prettamente maschili, affermandosi come uno dei pochi Cartier (insieme al Calibre e al Cruise) pensato prevalentemente per uomo[31]. Attualmente l'unico Cartier a catalogo dotato di cassa a cuscino è il Coussin, realizzato solo in materiale pregiato e pietre preziose. Nel 2018 viene proposta la nuova generazione del Santos, lanciato anche nelle varianti cronografo e scheletrata. Nel 2019 è stato presentato il nuovo Santos Dumont in versione quarzo e automatico[32]. Il 2021 è stato l'anno del centesimo anniversario del Tank Cintrée, per il quale è stata realizzata una versione anniversario[33], con movimento di derivazione Jaeger-LeCoultre 849.

Nel 2022 viene proposto, ripescando dalla tradizione della casa, il Pebble[34], in edizione limitata, per festeggiarne i 50 anni dall'uscita. I movimenti incassati negli orologi di serie progressivamente sono passati da una fornitura ETA (anche se alcuni 2892 vengono ancora montati su Ballon Bleu e su alcuni Santos), a calibri realizzati da altre Maison del gruppo Richemont: un esempio è dato dal movimento 430 MC[35] che è la versione personalizzata di Cartier del Piaget 430P, oltre all'utilizzo di diversi movimenti a batteria.

Alta orologeria[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista orologiero, Cartier non realizza solo orologi con movimento di fornitura, bensì anche segnatempo assai complicati e dal design eccentrico e innovativo: un esempio è stato visto nel 2022 con la presentazione del Masse Mystérieuse[36], dotato dell'intero movimento automatico rotante come la massa oscillante. Un altro esempio di "mystery watch" è dato dal Clé[37], in cui le lancette sembrano sospese nel vuoto, così come accade nel Rotonde de Cartier Mysterious Hour.

Un altro segnatempo di alta orologeria è il Rotonde de Cartier Astromystérieux Platinum, dotato di intero movimento[38] che compie un giro completo del quadrante (insieme alle lancette) nel giro di un'ora, fungendo da tourbillon e quindi da correttore della cronometria. Questa soluzione è stata mutuata dall'Ulysse Nardin Freak.

A fianco di questi modelli meccanicamente assai evoluti ci sono numerosi segnatempo d'alta gioielleria e con quadranti smaltati.

Mecenatismo[modifica | modifica wikitesto]

Cartier nelle sue varie sedi svolge attività di mecenatismo con premi per l'acquisto di opere d'arte.

Orologeria[modifica | modifica wikitesto]

Cartier oltre che per le sue creazioni di gioielleria è nota in tutto il mondo per i suoi orologi segna tempo apprezzati per il design e la tecnologia. Le linee si diversificano in modelli che oltre a essere realizzati in acciaio vengono impreziositi con materiali nobili come l'oro, il platino e diamanti. Alcuni modelli più conosciuti della Maison:

  • Baignoire
  • Ballon Bleu
  • Calibre
  • Clé
  • Cloche
  • Coussin
  • Crash
  • Diabolo
  • Drive
  • Panthère
  • Pasha
  • Pebble
  • Roadster
  • Ronde
  • Santos
  • Santos 100
  • Santos Dumont
  • Santos Galbée
  • Santon Octagon
  • Tank Americaine
  • Tank Anglaise
  • Tank Asymétrique
  • Tank a Guichet
  • Tank Basculante
  • Tank Chinoise
  • Tank Cintrée
  • Tank Divan
  • Tank Folle
  • Tank Française
  • Tank Louis Cartier
  • Tank Must
  • Tank MC
  • Tank Normale
  • Tank Savonette
  • Tank Solo
  • Tonneau
  • Vendome

A partire dal 2017 è stata lanciata la collezione Cartier Privé[39], in cui si propongono ogni anno modelli storici rivisitati ed in edizione limitata. Dal 2017 ad oggi sono stati lanciati il Crash[40], il Tank Cintrée, il Tonneau, il Tank Asymétrique, il Cloche[41], il Tank Chinoise[42] e il Tank Normale.

Cartier e le celebrità[modifica | modifica wikitesto]

Cartier ha saputo, nel corso dei secoli, conquistare l'attenzione di numerosissime celebrità grazie alle sue creazioni. Alcuni dei più grandi appassionati di Cartier sono stati: Lady Diana, Andy Wahrol[43], Rodolfo Valentino, Ralph Lauren, Clark Gable, Alain Delon, Yves Montand, Truman Capote, Jackie Kennedy, Duke Ellington, Muhammad Ali e molti altri.

Una vetrina del negozio Cartier a Helsinki, Finlandia

Negozi[modifica | modifica wikitesto]

Cartier ha negozi in tutto il mondo situati a Parigi, New York, Beverly Hills (California), Firenze, Boston, San Francisco, Tokyo, Milano, Roma, Pechino, Shanghai, Venezia, Lugano, Lucerna, Zurigo, Dubai, Londra, Porto Cervo (SS).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cartier on the Forbes World's Most Valuable Brands List, su forbes.com.
  2. ^ Suzy Menkes, A ball for the 'king of jewellers', in The New York Times, 10 gennaio 2006. URL consultato il 14 marzo 2012.
  3. ^ Cartier - The mystery clocks, su cartier.com. URL consultato il 9 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2008).
  4. ^ Roger Russell's Mystery Clock History Page, su roger-russell.com. URL consultato il 9 marzo 2008.
  5. ^ (FR) Véronique Prat, Les joyaux de Cartier exposés dans la Cité interdite [Cartier jewels set in the Forbidden City], su lefigaro.fr, 28 agosto 2009. URL consultato il 14 marzo 2012.
  6. ^ Rock star, in Time, 14 settembre 2004. URL consultato il 14 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2012).
  7. ^ Cartier through time - 1904, su cartier.com. URL consultato il 14 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2012).
  8. ^ Cartier - warrant, certificates, hallmarks, su cartier.com. URL consultato il 14 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2012).
  9. ^ Novità di Cartier: omaggio al passato con l’orologio Cartier Tonneau - Il magazine di Chrono24, su www.chrono24.it. URL consultato il 17 luglio 2023.
  10. ^ La straordinaria storia di Cartier: da gioielleria a casa orologiera ed emblema del lusso - Il magazine di Chrono24, su www.chrono24.it. URL consultato il 17 luglio 2023.
  11. ^ (EN) Anthony Traina April 10, 2024, Introducing: The Cartier Tortue Is Back – And As A Monopusher Chronograph, su Hodinkee. URL consultato il 30 maggio 2024.
  12. ^ Storia dell’orologeria: i modelli iconici di Cartier, su chrono24.it.
  13. ^ (EN) Tom Mulraney, Celebrating 100 Years Of The Iconic Cartier Tank – Part 1, The First One, The 1917 Tank Normale, su Monochrome Watches, 1º settembre 2017. URL consultato il 30 maggio 2024.
  14. ^ Best of SIHH: Hands-On with the Cartier Privé Tank Cintrée, su SJX Watches. URL consultato il 30 maggio 2024.
  15. ^ (EN) Alvin Wong, Three Things To Know About Cartier’s modern Tank Asymétrique, su Crown Watch Blog Malaysia, 2 febbraio 2021. URL consultato il 30 maggio 2024.
  16. ^ (EN) Nick Kenyon, HANDS-ON: The Cartier Tank Must presents a statement piece with a blast of colour, su Time and Tide Watches, 7 aprile 2021. URL consultato il 17 luglio 2023.
  17. ^ (EN) Cara Barrett August 25, 2015, Hands-On: With The Cartier Tank Anglaise, su Hodinkee. URL consultato il 30 maggio 2024.
  18. ^ (EN) Jack Forster April 07, 2021, Introducing: The Cartier Privé Collection Cloche De Cartier, With New In-House Movements, su Hodinkee. URL consultato il 17 luglio 2023.
  19. ^ (EN) Danny Milton April 07, 2021, Introducing: These Colorful Cartier Tanks Are Musts, su Hodinkee. URL consultato il 30 maggio 2024.
  20. ^ Il Crash De Cartier, Un Vero Mistero | Italian Watch Spotter, su italianwatchspotter.com, 3 marzo 2021. URL consultato il 17 luglio 2023.
  21. ^ Il Leggendario Cartier Cheich In Asta Da Sotheby's A Parigi - IWS, su italianwatchspotter.com, 19 luglio 2022. URL consultato il 17 luglio 2023.
  22. ^ Cartier Introduces the Tank Américaine in Stainless Steel (with Specs, Prices), su SJX Watches. URL consultato il 30 maggio 2024.
  23. ^ (EN) Arthur Touchot February 23, 2016, Five Reasons The Cartier Tank Basculante Isn’t 'The Other' Reverso, su Hodinkee. URL consultato il 27 luglio 2023.
  24. ^ (EN) Tiffany Wade, Introducing: Cartier Refreshes The Tank Française With Modern Updates (Live Pics), su Hodinkee. URL consultato il 30 maggio 2024.
  25. ^ (EN) Ariel Adams, Cartier Ballon Bleu Extra-Flat Watch Hands-On, su aBlogtoWatch, 24 marzo 2011. URL consultato il 27 luglio 2023.
  26. ^ Cartier Santos, la guida completa con modelli e prezzi, su Horbiter è il magazine italiano sugli orologi di lusso. Novità, recensioni, informazioni dal mondo degli orologi. Scoprilo subito., 10 giugno 2023. URL consultato il 27 luglio 2023.
  27. ^ ginshilow, What To Know About The New Cartier Tank MC, su The Hour Glass Vietnam, 2 ottobre 2015. URL consultato il 30 maggio 2024.
  28. ^ (EN) Jack Forster August 12, 2015, Introducing: The Cartier Ronde "Croisiere" Cruise Collection (Live Pics, Pricing), su Hodinkee. URL consultato il 30 maggio 2024.
  29. ^ (EN) Kelly Jasper February 24, 2015, Hands-On: With The Clé de Cartier, An Evolution In Concept, Shape, And Functional Design (Live Photos, Pricing), su Hodinkee. URL consultato il 31 maggio 2024.
  30. ^ (EN) Kelly Jasper February 24, 2015, Hands-On: With The Clé de Cartier, An Evolution In Concept, Shape, And Functional Design (Live Photos, Pricing), su Hodinkee. URL consultato il 31 maggio 2024.
  31. ^ Storia dell’orologeria: i modelli iconici di Cartier - Il magazine di Chrono24, su www.chrono24.it. URL consultato il 17 luglio 2023.
  32. ^ (EN) Rebecca Doulton, Review - the 2020 Cartier Santos-Dumont XL Hand-Wind (Specs & Price), su Monochrome Watches, 1º maggio 2020. URL consultato il 27 luglio 2023.
  33. ^ Up Close: Cartier Tank Cintrée 100th Anniversary, su SJX Watches. URL consultato il 2 aprile 2024.
  34. ^ Il Nuovo Cartier Pebble: Il Ritorno Inaspettato Per I Suoi 50 Anni | Italian Watch Spotter, su italianwatchspotter.com, 17 ottobre 2022. URL consultato il 27 luglio 2023.
  35. ^ (EN) Cartier caliber 430 MC » WatchBase, su WatchBase.com. URL consultato il 27 luglio 2023.
  36. ^ Il Cartier Masse Mystérieuse: Quando La Magia Non Ha Trucco | Italian Watch Spotter, su italianwatchspotter.com, 3 maggio 2022. URL consultato il 17 luglio 2023.
  37. ^ (EN) Cartier caliber 9981 MC » WatchBase, su WatchBase.com. URL consultato il 27 luglio 2023.
  38. ^ (EN) Cartier caliber 9462 MC » WatchBase, su WatchBase.com. URL consultato il 31 maggio 2024.
  39. ^ (ES) Cartier Privé, la sorprendente propuesta Pre-SIHH 2019 de Cartier, su Horas y Minutos, 23 novembre 2018. URL consultato il 27 luglio 2023.
  40. ^ Di Carlotta Marelli, Cartier Crash: storia dell’orologio nato (forse) da un incidente e diventato leggenda, su ELLE Decor, 10 maggio 2023. URL consultato l'11 giugno 2023.
  41. ^ First Impressions: Cartier Privé Cloche de Cartier, su SJX Watches. URL consultato il 27 luglio 2023.
  42. ^ (EN) Bilal Khan, Hands-On: Cartier Privé Tank Chinoise Watch Collection Breathes New Life Into A Classic, su aBlogtoWatch, 13 aprile 2022. URL consultato l'11 giugno 2023.
  43. ^ (EN) Alfred Tong, Why Andy Warhol wore a Cartier Tank, su British GQ, 17 luglio 2020. URL consultato il 31 maggio 2024.

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