Coordinate: 44.576896°N 12.219586°E

Volta Scirocco

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Volta Scirocco è una traversa mobile che si trova sulla sinistra del fiume Reno, nel breve tratto in cui il fiume costeggia le Valli di Comacchio, nel comune di Ravenna.

Questa traversa mobile fa parte della bonifica della bassa pianura Padana, o più esattamente dell'ultima tappa del progetto del Canale Emiliano Romagnolo che comprende: la bonifica del Valle Padusa iniziata nel mezzo del XVIII secolo con il Cavo Benedettino, il Cavo Napoleonico (iniziato nel 1807 e completato nel 1964) e del Canale Emiliano Romagnolo iniziato nel 1955.

La traversa mobile di Volta Scirocco si trova nel corso inferiore del Reno tra l'abitato di Sant'Alberto e la strada statale 309 "Romea", ad una distanza di circa 9 km della foce.

Questa traversa mobile rende possibile la derivazione del fiume per gravità in un canale artificiale verso Ravenna, a vantaggio di una pluralità di utenze; sia nel settore agricolo (consorzi di bonifica Romagna), sia in quello industriale (Polymères Europa, Cereol, Eridania) e per la produzione d'acqua potabile (nuovo impianto di depurazione e di trattamento di Ravenna). La sezione può essere considerata come la fine del bacino del Reno; non ci sono, infatti, altre derivazioni nella breve sezione situata a valle, che non risente fortemente della prossimità del mare in termini sia di salinità, sia di marea.

Situato in corrispondenza di una vecchia ansa o Volta del Primaro sempre esistente, in un bacino artificiale lungo di 800 metri ed ampio di 100, nel quale il fiume è stato incorporato una volta la costruzione completata, la diga è costruita sul limite meridionale delle valli di Comacchio in una zona di grande bellezza e d'importanza etnologica.

Descrizione della trasversa

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La trasversa fluviale di Volta Scirocco, lunga circa 120 m, realizzata dal consorzio Canale Emiliano Romagnolo (CER) da 1955, è costituita principalmente da cinque grandi pile, superate ciascuna da due colonne di 3 m di spessore, che determinano 5 "portale" (o luci) di un'ampiezza di 18 metri ciascuno, nei quali sono messi i meccanismi di regolazione, d'orientamento ed i pantografi.

Della sommità delle pile, a quota di 6,80 m, i portale si staccano verso l'alto fino a quota di 14,65 m.

Un complesso di 1.400 pali (1 palo ogni 2 m² inseriti alla profondità di 24 metri sotto il livello del mare, forma la piattaforma a -3 m sotto il livello.

Organo di regolazione

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Gli organi nominati alla regolazione, realizzati in struttura metallica, sono costituiti, per ciascuna delle 5 luci di 18 metri, e comprendono ciascuno:

  • una paratoia a settore, che in posizione di chiusura totale determina uno battente di 4,50 m sul fondo (della quota di estradosso della piattaforma a -3,00 m s.l.m., a quota + 1,50 m s.l.m.), mentre in posizione di sollevamento completo, lascia lo smaltimento completamente libero fino alla quota 5,50 m s.l.m.
  • una paratoia a ventola, è in grado di aumentare dell'altezza di ritenuta d'acqua di 1,50 metri.

Lo smaltimento dell'acqua può prodursi dal sotto (a battente) quando la paratoia a settore inferiore è sollevata, o dalla cima in stramazzo, quando la paratoia superiore ad ventola è abbassata.

Stima del flusso

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La traversa è in grado di permettere uno smaltimento sotto le valvole a settore (smaltimento a battente), con una quota idrometrica di 3 m, un flusso di 500 m³/s, corrispondente a 100 m³/s per ogni luce. Nell'occasione di grandi piene le valvole possono essere sollevate interamente per stabilire il libero smaltimento.