Suore di Nostra Signora del Carmelo

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Le Suore di Nostra Signora del Carmelo sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.N.S.C.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Maria Teresa Scrilli, fondatrice della congregazione

La congregazione fu fondata a Montevarchi da Maria Teresa Scrilli (1825-1889). Terziaria carmelitana, nel 1852 il confaloniere del comune le aveva affidato la direzione della scuola normale leopoldina della città: con l'approvazione del vescovo di Fiesole Francesco Bronzuoli, il 15 ottobre 1854 la Scrilli, insieme ad alcune compagne, vestì l'abito carmelitano e aprì una scuola per le fanciulle povere della città, dando inizio alla nuova famiglia religiosa.[2]

Il 27 maggio 1855 il sodalizio ottenne l'approvazione civile del granduca di Toscana; soppressa nel 1860, la congregazione fu restaurata nel 1875, quando l'arcivescovo Eugenio Cecconi concesse alle suore di aprire una scuola e un convitto a Firenze.[2]

Le costituzioni delle Suore di Nostra Signora del Carmelo vennero approvate ad experimentum dal cardinale Alfonso Maria Mistrangelo e il 29 gennaio 1929 le religiose vennero riconosciute come congregazione di diritto diocesano; l'istituto, aggregato all'Ordine Carmelitano dal 31 marzo 1929, ricevette il pontificio decreto di lode il 27 febbraio 1933 e le sue costituzioni vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede il 2 luglio 1933.[2]

La fondatrice è stata beatificata l'8 ottobre 2006.[3]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le Suore di Nostra Signora del Carmelo si dedicano prevalentemente all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù; prestano anche servizio come infermiere negli ospedali.[4]

Oltre che in Italia, sono presenti in Brasile, Canada, Repubblica Ceca, Filippine, India, Indonesia, Israele, Polonia, Stati Uniti d'America:[5] la sede generalizia è a Roma.[1]

Al 31 dicembre 2005 l'istituto contava 240 religiose in 43 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2007, p. 1641.
  2. ^ a b c DIP, vol. VI (1980), coll. 372-373, voce a cura di C. Pezzini.
  3. ^ Riti di beatificazioni approvati da papa Benedetto XVI, su vatican.va. URL consultato il 14 luglio 2009.
  4. ^ La missione, su inscarmelo.it. URL consultato il 21 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).
  5. ^ Le comunità nel mondo, su inscarmelo.it. URL consultato il 21 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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