Pollo alla Marengo

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Pollo alla Marengo
Origini
Altri nomiin francese: poulet Marengo
Luogo d'origineBandiera della Francia Francia
Dettagli
Categoriasecondo piatto
Ingredienti principalipollo, scalogno, funghi, passata di pomodoro, prezzemolo, olio, burro, farina, brodo e vino bianco.

Il pollo alla Marengo è un secondo piatto tradizionale francese[1] [2]

Lo si prepara sfumando con del vino in padella del pollo tagliato in più parti e aggiungendovi successivamente dei pomodori e dei funghi. Può essere servito con pane e uova.[3][4]

Il piatto è stato creato a Parigi e prende il nome in onore della vittoria francese nella battaglia di Marengo[5].

Esistono diverse versioni che spiegano l'origine del pollo alla Marengo. Secondo la tradizione, il piatto nacque nell'omonima frazione del comune di Alessandria la sera stessa in cui terminò la battaglia di Marengo, il 14 giugno 1800. Dopo aver sconfitto gli austriaci, Napoleone Bonaparte giunse nell'unica osteria del luogo e chiese qualcosa da mangiare. Dal momento che Napoleone non apprezzava gli arrosti, l'ostessa gli offrì un piatto a base di pollo, verdure e brodo.[1] Secondo un'altra versione, il pollo alla Marengo sarebbe stato ideato da Dunand, cuoco di Napoleone, che, dopo il conflitto di Marengo, servì al generale francese un piatto a base di alcuni ingredienti che era riuscito a reperire sul luogo, fra cui un pollo, uova fritte e gamberi lessati (secondo altri resoconti, gli ingredienti sarebbero stati invece del pollo, due pomodori, dell'aglio e del cognac).[1][6] Massimo Alberini riporta:[1]

«Fu nel pomeriggio o nella serata del 14 giugno 1800 che il cuoco al seguito del Primo Console preparò alla svelta, con polli rubati ai contadini, olio d'oliva, vino bianco e prezzemolo, il pollo alla Marengo, fatto saltare in padella mentre la battaglia era ancora in corso... In seguito Escoffier completò la ricetta con pomodori, gamberi di fiume, sfogliatine e uova fritte. Tutta roba che Napoleone, restato stranamente fedele, nel corso degli anni, al «suo» pollo, non avrebbe accettato.»

Stando ad altre fonti, la pietanza venne invece ideata a Parigi e prenderebbe il nome in onore della vittoria francese nella battaglia di Marengo[7].

Il pollo alla Marengo viene anche menzionato in La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene (1891) di Pellegrino Artusi.[6]

Secondo quanto riporta Sandro Doglio nel suo L'inventore della bagna caoda, il pollo alla Marengo è forse il piatto piemontese più noto al mondo.[1]

  1. ^ a b c d e Sandro Doglio, L'inventore della bagna caoda, Daumerie, 1993, pp. 164-5.
  2. ^ Pollo alla Marengo: contraddizioni di un piatto binazionale, su calendariodelciboitaliano.it. URL consultato il 30 marzo 2023.
  3. ^ Pollo alla "Marengo", su lacucinaitaliana.it. URL consultato il 29 agosto 2020.
  4. ^ (FR) Poulet Marengo. Archiviato il 14 giugno 2013 in Internet Archive.
  5. ^ (FR) Joël Robuchon, Le grand Larousse gastronomique, Larousse, 2007, ISBN 978-2-03-582360-1. URL consultato il 31 maggio 2024.
  6. ^ a b Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene.
  7. ^ (FR) Joël Robuchon, Le grand Larousse gastronomique, Larousse, 2007, ISBN 978-2-03-582360-1. URL consultato il 31 maggio 2024.

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