Paragorgiidae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Paragorgiidae
Paragorgia sp.
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoRadiata
PhylumCnidaria
ClasseAnthozoa
SottoclasseOctocorallia
OrdineAlcyonacea
SottordineScleraxonia
FamigliaParagorgiidae
Kükenthal, 1916
Generi

Paragorgiidae Kükenthal, 1916 è una famiglia di octocoralli dell'ordine Alcyonacea.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Paragorgiidae comprende due generi e una ventina di specie di gorgonie con polipi dimorfici (autozoidi per alimentazione e sifonozoidi per la riproduzione) e una medulla assiale formata da scleriti liberi.[2] Una recente analisi cladistica suggerisce che la famiglia sia monofiletica.[3]

Queste gorgonie formano colonie a forma di ventaglio o arborescenti. I polipi formano dei gruppi alle estremità dei rami. Alcune specie raggiungono una altezza di 5-6 metri e formano delle foreste sottomarine su fondali rocciosi o misti sabbia-roccia. Sono anche detti coralli bubble-gum per la forma e raggruppamento dei polipi che ricordano appunto le bolle che è possibile fare con la gomma da masticare.[4]

Le specie di questa famiglia si sviluppano in acque profonde (fra 200 e 1500 m di profondità) e sono diffuse in tutti gli oceani del mondo, ma non sono presenti nel Mediterraneo. Alcune specie possono adattarsi anche a zone più superficiali.[4]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia è composta dai seguenti generi:[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Paragorgiidae, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 16 aprile 2020.
  2. ^ Daly et al., p. 148.
  3. ^ Juan Armando Sánchez, p. 5.
  4. ^ a b Giuseppe Mazza, Introduzione alla Biologia Marina – Phylum Cnidaria: gli Anthozoa Octocorallia (PDF), su scoiattolorampante.files.wordpress.com, p. 74.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Paragorgiidae, su gbif.org, GBIF- Global Biodiversity Information Facility. URL consultato il 18 marzo 2020.