Manutenzione ordinaria

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Il termine manutenzione ordinaria, o manutenzione preventiva[L'equivalenza fra manutenzione ordinaria e preventiva, assente nelle precedenti versioni della voce, in assenza di fonti, non risulta condivisibile. Esiste una voce ad hoc per la Manutenzione preventiva proprio per distinguerla dalla manutenzione "reattiva" o "correttiva". ] assume significati diversi in base al contesto in cui viene utilizzato:

  • nell'edilizia il termine indica[1][2]

gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti

  • in ambito tecnico indica[3]

tipologie d'interventi (progettuali, organizzati e operativi messi in atto durante il ciclo di vita al fine di:

  • mantenere l'integrità e le caratteristiche funzionali originarie / in essere di un bene
  • mantenere o ripristinare l'efficienza di un bene
  • contrastare il normale degrado
  • assicurare la vita utile del bene
  • ripristinare la disponibilità del bene a seguito di un guasto o una anomalia
  • in ambito informatico significa[4]

apportare le modifiche, gli aggiornamenti e gli adattamenti considerati necessari in modo che il software possa continuare a funzionare in maniera ottimale il più a lungo possibile

Viene effettuata periodicamente, a intervalli prestabiliti di tempo o dopo una assegnata durata di funzionamento (per es., sostituzione a scadenze fisse di lubrificanti e di certe parti di macchinari; rifacimento periodico di un manto stradale; controllo delle coperture di un edificio ecc.).[5]

Tali interventi sono obbligatori per i possessori e gli utilizzatori di beni al fine di poterli utilizzare per tutta la vita utile dello stesso. Sono costi correnti che non possono essere evitati se si vuole continuare ad utilizzare il bene senza diminuire la vita utile dello stesso. Inoltre non modificano il bene o lo riportano alle condizioni iniziali dopo un guasto o un'anomalia.[6]

Tali attività vengono per lo più svolte internamente all'azienda, ma possono anche essere servizi esternalizzati. In ambito medico entrambi i casi devono essere considerati come costi dei fattori. La valutazione varia qualora il servizio sia interno, dunque vengono calcolati i costi del personale e i materiali impiegati, o esterno, quindi fatturato.[7]

Normativa di riferimento[modifica | modifica wikitesto]

La normativa di riferimento in materia di manutenzione ordinaria è la seguente:

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Art. 3 testo unico edilizia - Definizioni degli interventi edilizi, su Brocardi.it. URL consultato il 23 maggio 2024.
  2. ^ a b DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 giugno 2001, n. 380 - Normattiva, su www.normattiva.it. URL consultato il 23 maggio 2024.
  3. ^ a b Marco Maccarelli, Manutenzione: tutte le definizioni delle norme di riferimento, su Certifico Srl, 21 novembre 2023. URL consultato il 23 maggio 2024.
  4. ^ I quattro tipi di manutenzione del software - Cos’è la manutenzione del software, su cpl.thalesgroup.com. URL consultato il 23 maggio 2024.
  5. ^ manutenzione - Treccani, su Treccani. URL consultato il 23 maggio 2024.
  6. ^ (EN) Definition: Ordinary maintenance and repairs, su www.tariffnumber.com. URL consultato il 23 maggio 2024.
  7. ^ (EN) A System of Health Accounts 2011 – Revised edition March 2017, su ec.europa.eu. URL consultato il 23 maggio 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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