Luigi Marchesini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Luigi Marchesini (Bologna, 17965 gennaio 1882) è stato un architetto italiano.

La chiesa di Sant'Isaia
La Sala del Colombario della Certosa di Bologna.

Il suo intervento più notevole fu la trasformazione, nel 1858, della chiesa di Sant'Isaia in via De' Marchi a Bologna.[1]

Marchesini operò fin dal 1820 alla Certosa di Bologna come aiuto dell'ingegnere Giuseppe Tubertini e fu autore, con lui e Angelo Venturoli, delle modifiche all'antico convento. In Certosa, nel 1831 succedette a Tubertini come "direttore delle fabbriche" e nel 1833 realizzò la Sala del Colombario. Di sua mano sono anche il Loggiato delle Tombe, uno stretto corridoio collegato con altre sale, e la Sala delle Catacombe, «capolavoro di equilibrio spaziale, di grande fascino e suggestione».[2][1]

Tra il 1807 e il 1826 sviluppò anche un'attività di libero professionista, progettando monumenti per privati: le tombe di Vincenzo Patuzzi, Antonio Bentivoglio, Giuseppe Levi, Maria Marchi e altri.[1]

È sepolto nella tomba di famiglia, nel Loggiato delle Tombe della Certosa di Bologna.[3]

  1. ^ a b c 1833 - Luigi Marchesini direttore delle fabbriche alla Certosa, su bibliotecasalaborsa.it, Biblioteca Sala Borsa, 22 aprile 2021. URL consultato il 5 maggio 2021.
  2. ^ Roberto Martorelli, p. 61.
  3. ^ Roberto Martorelli, Marchesini Luigi, su Storia e Memoria di Bologna, Settore Musei Civici Bologna. URL consultato il 5 maggio 2021.
  • Roberto Martorelli (a cura di), La Certosa di Bologna: Un libro aperto sulla storia (catalogo della mostra a Bologna, Museo civico del Risorgimento, 23 maggio - 5 luglio 2009), Bologna, Tipografia Moderna, 2009, SBN IT\ICCU\UBO\3657420.
  • Donatella Biagi Maino, Roberta Bianconi Ventura, Cristina Casali, Massimo Medica (a cura di), Arte fuori le mura. Aspetti del patrimonio culturale del quartiere Costa-Saragozza dal Medioevo all'età della restaurazione, Bologna, Tamari, 1985, p. 93
  • Beatrice Bettazzi, La città e il suo cimitero: i progetti per la Certosa, in All'ombra de' cipressi e dentro l'urne... I cimiteri urbani in Europa a duecento anni dall'editto di Saint Cloud, Bologna, Bononia University Press, 2007, pp. 245-247
  • Francesco Ceccarelli, L'intelligenza della città. Architettura a Bologna in età napoleonica, Bologna, Bononia University Press, 2020, p. 111
  • Giovanna Pesci (a cura di), La Certosa di Bologna, Bologna, Compositori, 2001, p. 41
  • Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 118
  • Carlo De Angelis, Architettura monumentale del cimitero della Certosa. Genesi e trasformazioni nel secolo XIX, in Giovanna Pesci (a cura di), La Certosa di Bologna. Immortalità della memoria, Bologna, Compositori, 1998, p. 174
  • Giancarlo Bernabei (a cura di), Le meraviglie di Bologna: La Certosa, vol. 6, Bologna, Santarini, 1993, p. 20
  • Angelo Raule, Architetture bolognesi, 3ª ed. riveduta e integrata, Bologna, Guidicini e Rosa, 1976, p. 107

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàSBN UBOV075909