Fattore di crop

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Full frame in confronto ad altri formati

Il fattore di crop (da crop factor, in inglese) è il moltiplicatore per calcolare la focale equivalente delle fotocamere digitali con sensori più piccoli rispetto al formato Leica 24x36 (detto "pieno formato"). Emerso negli anni 1990, durante la conversione alla fotografia digitale, ha interessato soprattutto le nuove fotocamere alle quali era possibile innestare i vecchi obiettivi intercambiabili dell'epoca della pellicola in rullini 135: la Leica M8 a telemetro e le varie reflex digitali di Canon, Nikon, Pentax, ecc, con sensori APS-C e APS-H, con valori tipici di 1,6x, 1,52x, 1,33x e 1,3x.[1]

Serviva al fotografo convertito, per valutare l'equivalenza della ripresa sul fotogramma: siccome il sensore più piccolo causa una ripresa che risulta ritagliata, rispetto a quella di un sensore intero (pellicola o digitale), rapportando le dimensioni diagonali del fotogramma intero, a quello del fotogramma ritagliato, si trova il fattore di moltiplicazione (crop factor ) della lughezza focale equivalente, che descrive lo stesso angolo di campo ripreso; ad esempio, un obiettivo di focale 100 mm montato su una fotocamera con crop 1,5x, riprende lo stesso campo che riprende un obiettivo di focale 150 mm montato su una fotocamera con fotogramma intero (pellicola o digitale).

Considerazioni

[modifica | modifica wikitesto]

Col tempo, i vari utenti dei formati più piccoli, si sono adattati a considerare l'angolo di campo ripreso dagli obiettivi, in base alla lunghezza focale e la diagonale del proprio sensore, esternando il loro malessere verso queste terminologie (fattore di crop, formato pieno, focale equivalente, ecc.) e ricercando una indipendenza e un distacco quasi dignitario dal formato Leica 24x36.

Tuttavia, il fattore di crop può sempre servire ancora per tutte le fotocamere digitali ad ottiche intercambiabili (mirrorless e reflex), con i sensori più piccoli e più grandi del 24x36 e diagonale di ~ 43 mm (43,266 mm, per precisione), oppure può risultare ancora utile a molti fotografi cresciuti con la pellicola, o a chi interessa avere un raffronto simbolico con un formato fotografico digitale considerato anche oggi abbastanza elitario.

Su molte fotocamere digitali, bridge e compatte, viene spesso riportato il valore equivalente della lunghezza focale, degli obiettivi che montano di serie (solitamente zoom), proprio per aiutare gli utenti; e spesso è un dato che viene riportato anche nelle specifiche tecniche di tutte le fotocamere digitali, in generale.

Il fattore di crop viene spesso indicato impropriamente come "moltiplicatore di focale"; ma l'affermazione è impropria perché, oltre all'angolo di campo, la lunghezza focale di un obiettivo ha numerose altre implicazioni, che non sono interessate dal fattore di crop, o non in maniera proporzionale: per esempio, la profondità di campo non è influenzata dalla dimensione del sensore[2].

In altre parole non è letteralmente vero che l'immagine prodotta da un obiettivo di lunghezza focale , applicato a un sensore con fattore di crop , produce un'immagine uguale a quella prodotta da un obiettivo di lunghezza focale × usato su una full frame: l'unica cosa uguale è infatti l'angolo di campo.

L'espressione lunghezza focale equivalente esprime un concetto correlato (indicando il valore × ), e va quindi considerata con le stesse cautele[3].

  1. ^ Federico Banzi, Crop factor e lunghezza focale equivalente - Calcolo online, su Occhio del Fotografo, 17 marzo 2023. URL consultato il 3 giugno 2024.
  2. ^ Necessita di chiarimento
  3. ^ Cos’è il crop factor e lunghezza focale equivalente | Fotosservando, su web.archive.org, 1º marzo 2013. URL consultato il 3 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2013).

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Fotografia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Fotografia