Burning Fight

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Burning Fight
videogioco
Titolo originaleバーニングファイト?
PiattaformaNeo Geo, Neo Geo CD
Data di pubblicazioneMVS:
Mondo/non specificato 20 maggio 1991

AES:
Mondo/non specificato 9 agosto 1991
Neo Geo CD:
Giappone 9 settembre 1994
ottobre 1996

GenerePicchiaduro a scorrimento
TemaContemporaneo
OrigineGiappone
SviluppoSNK
PubblicazioneSNK
ProduzioneEikichi Kawasaki
DesignWoo Woo, Moo
Programmazione...& Eye Love, MA2
MusicheYasumasa "Yamapy 1" Yamada
Modalità di giocoGiocatore singolo, due giocatori
Periferiche di inputGamepad
SupportoCartuccia, CD-ROM, download
Distribuzione digitaleVirtual Console, PlayStation Network
Fascia di etàCEROB
Specifiche arcade
CPUNeo Geo Multi Video System
SchermoRaster orizzontale
Periferica di inputJoystick 8 direzioni, 3 pulsanti

Burning Fight (バーニングファイト?, Bāningu Faito) è un videogioco arcade di tipo picchiaduro a scorrimento sviluppato e pubblicato nel 1991 dalla SNK.

In un'annata d'oro per SNK e la loro scheda hardware Neo Geo, grazie alla pubblicazione di titoli come Fatal Fury, Sengoku, Alpha Mission II, King of the Monsters e Soccer Brawl, l'azienda nipponica tentò di sfondare anche nel mercato dei picchiaduro a scorrimento (campo dominato dalla Capcom), dopo il non trascendentale P.O.W. - Prisoners of War del 1988.

Nonostante qualche buon spunto questo titolo viene il più delle volte ricordato come l'ennesimo clone di Final Fight, capolavoro appunto di Capcom.

Due giovani poliziotti del NYPD ed esperti di arti marziali, Duke Edwards e Billy King, seguono una pista che li porta a combattere la Yakuza in una metropoli giapponese (la città non è specificata ma probabilmente si tratta di Osaka, in quanto nel terzo livello è presente un edificio con una targhetta che reca il nome "NeoGeo Corp.", successiva denominazione della BrezzaSoft, acquisita dalla SNK Playmore; inoltre è situata su una baia).

Nella città del Sol Levante troveranno un alleato nell'indigeno Ryu Saeba, ufficiale di polizia anch'esso esperto di arti marziali. Il boss della malavita è tal Casterora, curiosamente un occidentale (il nome potrebbe essere interpretato dai kanji anche come "Castella" o "Castrora", richiamando un nome dei paesi di lingua neolatina).

La storia non è illustrata nel gioco e non ci sono sequenze esplicative né durante una partita né alla fine del gioco stesso: il finale infatti è molto scialbo, limitato ai titoli di coda e ad un art-work con i tre lottatori.

Sistema di gioco

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Si può subito notare come il gameplay di Burning Fight è fortemente influenzato da quello di Final Fight: una scelta fra tre personaggi dei quali uno è il più veloce, vestito di rosso e con tratti asiatici, uno è più bilanciato come caratteristiche e veste blue-jeans e intimo sulla parte superiore, e il terzo lottatore è quello più potente e lento dei tre; è presente una tecnica speciale effettuabile premendo contemporaneamente i primi due pulsanti, mossa grazie alla quale si atterrano tutti gli avversari nei paraggi a costo della propria energia; come ulteriore cliché il giocatore ha più vite ed una barra d'energia di colore giallo, e può utilizzare le varie armi che trova lungo il percorso (coltelli, , bottiglie e molto altro).

Un'innovazione però è l'utilizzo dei tre pulsanti: con il primo si esegue una combinazione di attacchi veloci e deboli che non lasciano respiro all'avversario, con il terzo invece si sferrano dei poderosi ma prevedibili calci, mentre con il secondo semplicemente si salta; il set di mosse è comunque limitato rispetto ad altri picchiaduro a scorrimento del tempo, se si pensa che oltre alle combo realizzabili con il primo ed il terzo pulsante si ha a disposizione un attacco in salto, la mossa speciale da effettuare premendo il pulsante di attacco veloce e di salto assieme ed una presa che per tutti e tre i lottatori è il classico nage waza del Judo.
Altra novità è la presenza di alcuni piccoli scenari nei vari livelli, generalmente delle stanze dove entrare ed accedere ad un'area bonus dove si devono neutralizzare vari nemici e distruggere tutti gli elementi dello scenario con i quali è possibile interagire, il tutto entro quattro secondi di tempo; rompendo alcuni oggetti si possono scoprire dei bonus da raccogliere che danno al giocatore una gran quantità di punti o addirittura rigenerano per intero l'energia.

Infine, il titolo si caratterizza per la presenza di boss di metà livello (anche in numero di due) e boss di fine livello.

Personaggi selezionabili

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  • Duke Edwards - poliziotto statunitense, nato il 27 dicembre del 1964 con la passione per la guida automobilistica. È il più equilibrato dei tre. Biondo con gli occhi azzurri, veste dei pantaloni in jeans, una canottiera blu e delle scarpe sportive; ricorda chiaramente Cody di Final Fight. La sua mossa speciale è il "Submarine Screw", tecnica identica al pugno del drago di Ryu e Ken in Street Fighter ma con un avvitamento del corpo in fase di salto. È il protagonista del gioco e l'unico personaggio che apparirà di nuovo (soprattutto dei cameo) in altre opere della SNK, quali The King of Fighters 2000, The King of Fighters 2002 e NeoGeo Battle Coliseum.
  • Ryu Saeba - poliziotto giapponese che si unisce ai due colleghi d'oltreoceano per combattere la Yakuza; è nato il 27 luglio 196] ed è un patito di sci. È il più veloce dei tre ma anche quello più debole, e i connotati asiatici e la tuta rossa che porta richiamano immediatamente Guy di Final Fight. La sua tecnica speciale è un '"calcio uragano", proprio come quello di Guy e Cody di Final Fight.
  • Billy King - robusto poliziotto originario di New York, è il più vecchio del gruppo, essendo nato il 20 luglio 1961 (30 anni al momento della pubblicazione del videogioco); adora il surf. È in assoluto il lottatore più potente ma anche il più lento tra i tre. La sua tecnica speciale è una spallata in corsa che travolge tutti gli avversari sulla sua strada. In un prototipo del gioco il personaggio in questione si chiama "Bully" e appare esteticamente differente, vestendo un gakuran nero e portando una pettinatura più lunga e simile a quella di Duke.[1]

Collegamenti esterni

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