Astaroth

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Sigillo di Astaroth
Astaroth secondo il Dizionario infernale (1818)

Nella demonologia medievale, Astaroth (anche chiamato, Elestor) è descritto come un principe dell'Inferno o duca dell'Inferno, a seconda dei vari grimori. Nella gerarchia dei demoni proposta dalla Cabala esoterica, Astaroth è a capo degli spiriti impuri perturbatori di anime (Gamchicolh)[1].

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Il termine Astaroth trae la sua origine da Astarte, divinità fenicia femminile adorata attorno al II secolo a.C.[2] Essa ha come equivalente babilonese Ishtar e precedentemente la sumera Inanna. È menzionata nella Bibbia ebraica nella forma Ashtoreth (singolare) e Ashtaroth (plurale, in riferimento alla presenza di più statuette di Ashtoreth). Tale ultima forma fu direttamente traslitterata nelle prime versioni della Bibbia in greco antico e in latino, nelle quali si perde l'accezione femminile e plurale dell'originale in ebraico.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La prima apparizione di Astaroth quale demone maschile è nel diciannovesimo capitolo del Libro di Abramelin, grimorio scritto nella prima metà del XV secolo, tra gli otto sotto-principi assieme Magoth, Asmodeus, Beelzebub, Oriens, Paimon, Ariton ed Amaimon[3], i quali vanno «legati» e dominati per evitare la loro influenza nefasta.[4]

In Pseudomonarchia Daemonum del 1577, Johann Weyer lo descrive in questi termini: "Astaroth è un grande e potente duca, che si manifesta direttamente nella forma di un angelo caduto, seduto sopra un dragone infernale e portando nella sua mano destra una vipera" e afferma che esso è al comando di 40 legioni dei demoni; inoltre che doveva essere invocato con un anello magico per proteggersi dal suo alito fetido.[5] Tale descrizione è simile a quella data dalla Piccola chiave di Salomone del XVIIsecolo.

Nel Dizionario infernale del 1818, Astaroth è raffigurato come un uomo nudo con due paia di ali e piedi e mani di drago, con in testa una corona con un campanello, tiene in una mano un serpente e cavalca un lupo (o un cane).

Secondo Gabriele Amorth, tale demone è nella prima gerarchia assieme a Beelzebub e Lucifero, in una sorta di triade.

Funzione[modifica | modifica wikitesto]

La figura di Astaroth come demone non è ben definita.

  • Secondo Padre Sebastien Michaelis Astaroth è un demone della Prima gerarchia, che seduce con pigrizia e vanità[6], e il suo avversario è San Bartolomeo che protegge gli uomini dalle sue tentazioni[7].
  • Secondo altri insegna scienze matematiche, può rendere gli uomini invisibili e guidarli a tesori nascosti e rispondere a qualsiasi domanda[8].
  • Alcuni demonologi del XVI secolo sostengono che ad agosto egli attacchi gli esseri umani più forti.

Ha 4 assistenti[9]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Thomas Karlsson, Qabalah, Qliphoth and Goetic Magic, AJNA, 15 luglio 2019, ISBN 978-0-9721820-6-5.
  2. ^ Lon Milo DuQuette e Christopher S. Hyatt, Aleister Crowley's Illustrated Goetia, Temple, AZ, USA, New Falcon Publications, 1992, p. 52, ISBN 978-1-56184-545-3.
  3. ^ S.L. McGregor Mathers (a cura di), Libro della magia sacra di Abramelin il Mago (PDF), traduzione di Mario Monti.
  4. ^ Francesca Fuochi, I Grimori (PDF), in Lex Aurea, n. 38, dicembre 2006, pp. 26-27.
  5. ^ Johann Weyer, Pseudomonarchia Daemonum, in esotericarchives.com.
  6. ^ Indiscreto, Definire il demoniaco, su L'INDISCRETO, 13 novembre 2017. URL consultato il 30 maggio 2024.
  7. ^ Ilaria Bonaccorsi, IL CULTO DI S. BARTOLOMEO A ROMA NEI SECOLI X-XI (PDF), su idrotecnicaitaliana.it. URL consultato il 30 maggio 2024.
  8. ^ Il libro degli spiriti di re Salomone - autori-vari | Libreria Lucca Sapiens. URL consultato il 30 maggio 2024.
  9. ^ Alidicarta.it - Testo: Astaroth, di Ladrone, su Alidicarta.it. URL consultato il 30 maggio 2024.

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