Chagatai

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Djagatai)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Statua di Chagatai Khan in Mongolia

Chagatai, o Djagatai (tartaro: "Джагатай"; 22 dicembre 11831º luglio 1242), è stato un generale mongolo.

Nel 1232, soffocò una sedizione a Bukhara, dove agì con prontezza e severità, e salvando il nascente impero mongolo da una calamità lontana. Fu probabilmente un mongolo a tutti gli effetti, in quanto stette dalla parte dello yasa, la legge dei Mongoli. Mostrò però poco favore verso l'Islam; i musulmani, da parte loro, videro Chagatai Khan con negatività e ostilità, in quanto questi forzò lo yasa contro la legge della shariah che bandiva lo squartamento degli animali e l'abluzione delle preghiere rituali, ma anche contro il sistema metrico islamico. Vajir, il cuoco degli uiguri, fu accusato da Yesulun, moglie di Chagatai, di averlo avvelenato. Chagatai si dimostrò però tollerante, perché il suo primo ministro per la Transoxiana fu un islamico, Jumilat-ul-Mulk, alias Qarachar Noyan[1], e durante il suo regno furono costruite anche molte moschee.

A lui fu intitolato in seguito il Khanato Chagatai.

Fu uno dei figli di Gengis Khan e Börte.

Ebbe 4 mogli:

da queste ebbe alcuni figli tra cui:

  1. ^ William Erskine, History of India under Baber, Atlantic Publishers & Dist., 1º gennaio 1994, p. 577, ISBN 81-7156-032-6. URL consultato il 27 novembre 2016.
  • David Morgan, The Mongols

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN26714972 · ISNI (EN0000 0000 4596 4680 · LCCN (ENno2001055026 · GND (DE1166285979
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie